Il giornalista di Sportitalia, Alfredo Pedullà, parla dell'uomo del momento in casa Juventus: Paul Pogba. Ecco l'editoriale dell'esperto di mercato, pubblicato sul suo sito internet, alfredopedulla.com:
Ne abbiamo parlato talmente a lungo, la scorsa primavera, che qualcuno - forse scocciato - scrisse: "Ma basta con questo Pogba. Chi è?". Viene da pensare a personaggi che, evidentemente, non riescono a guardare oltre il giardino di casa. E che si indispettiscono se viene sottolineato, per tante settimane, quello che presto sarebbe diventato un affare per la Juve. Paul Pogba è un mediano di stampo moderno, modernissimo, che Alex Ferguson ha coccolato a lungo pensando di aver trovato il nuovo Vieira per il Manchester United. Aveva pensato bene. Soltanto che non sapeva di avere dentro casa uno degli agenti più infedeli del mondo, quel Mino Raiola che quando fiuta l'affare sarebbe capace di attraversare con una barchetta qualsiasi mare pur di centrare l'obiettivo. Pogba e la Juve: una storia di febbraio-marzo, forse anche prima. Raiola ha bussato a casa Milan, non trovando grande collaborazione. Poi, senza perdere un minuto, si è rivolto alla Juve puntando sul nuovo corso di Marotta e Paratici e sulla sensibilità nel voler prendere i migliori giovani in circolazione.
A maggior ragione se a parametro zero, pagando un indennizzo rispetto a quello che sarebbe stato un prezzo inaccessibile per il cartellino.
In avvio di primavera Ferguson mai immaginava di poter perdere un suo figlioccio senza avere l'ultima parola in capitolo. L'ha realizzato un mese dopo, quando ormai Paul aveva deciso di fidanzarsi con la Juve, una specie di promessa di matrimonio. A quel punto sir Alex si è superato: gli ha promesso il doppio dell'ingaggio, quasi una maglia di titolare, gli ha mandato messaggi sul sito ufficiale del club, ha avvertito Raiola che in caso di addio il rapporto sarebbe stato definitivamente compromesso. Più o meno la storia di lui che cerca di riconquistare lei, senza mezza chance, quando lei ha già deciso di andare a vivere con l'altro. Inutile insistere, è un attentato al fegato e non ci sono margini.
Pogba a parametro zero è oro colato, un'operazione in contromano che riesce poche volte. Pogba più Marchisio più Asamoah significa aver messo a posto il centrocampo per molti anni: Pirlo potrà invecchiare bene e meglio, potrà durare di più, ha trovato i "bastoni" giusti per non spendere tutte le energie. Stupefacenti le dichiarazioni di Angelo Alessio dopo la vittoria sul Bologna: "Pogba è stato bravo, ma deve migliorare. Altrimenti con Antonio Conte non farà troppa strada". Sembrava un controsenso criticarlo dopo una mega prestazione. Invece, è una vecchia legge che solitamente funziona: stimolare l'attaccante che ha segnato quattro gol in una partita e che rischia di non avere più fame; coccolare chi non vive un bel momento e ha bisogno di carezze.
Sir Alex Ferguson racconterà presto ai nipoti la sua leggendaria carriera. La fuga di Paul, il no a qualsiasi rinnovo, rappresenta una delle macchie. Può succedere, nessun dramma. Ma intanto apriamo il forziere: Pogba d'oro, solo per la Juve.
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